Il tour di Claudia Conte con il “Il vino e le rose”, il suo libro di denuncia sociale per Armando Curcio Editore, prosegue senza sosta.
Dopo Festival letterari e incontri col pubblico e gli studenti in Abruzzo, Calabria, Costiera Amalfitana, litorale pontino, Puglia e Basilicata, la giovanissima attrice e scrittrice è approdata a Roma nell’affollata sede dell’Associazione X Roma di Marco Ravaglioli in Via Nazionale.
A moderare con maestria l’evento il giornalista Rai, Amedeo Goria. Tra i relatori la psicoterapeuta Irene Bozzi, autrice della prefazione, il Prof. Ugo Di Tullio e Gabriele Mele dell’Associazione culturale Futura Ancislink, partner dell’iniziativa.
Per le letture di alcuni brani del libro la Conte ha scelto tre donne, tre giovani artiste, tre amiche, come le protagoniste del suo libro. L’attrice Martina Palmitesta, la cantante Pamela D’Amico e la pianista Evita Zaccaria.
Tra i temi affrontati l’eterna sfida tra il bene e il male e la necessità di riscoprire la nostra identità in un Paese che ci vuole confusi e omologati, “con la speranza di recuperare i ponti morali, con la prospettiva di una nuova mentalità ecumenica e multietnica”. Queste le sue parole.
Tra gli ospiti il Magistrato Roberto D’Alessandro, il Generale della finanza, Gennaro Vecchione, il giornalista Rai, Vittorio Introcaso, Max Gazzè, il responsabile security and safety della Rai, Ennio Matano, Orazio De Lellis, Presidente del Rotary di Roma, Alex Partexano, l’imprenditore Stefano Versace, lo sceneggiatore Giuseppe Pavia, Umberto Puato, presidente e fondatore dell’Ass.ne CulturAmbiente International e del Centro per la Pace, Riccardo Mastrangeli, Presidente provinciale dell’Ordine dei Farmacisti, Saverio Brancorsini dell’Artdealer.
La Conte, che indossava un elegante abito firmato Abitart di Vanessa Foglia, ha salutato gli amici, i seguaci, i giornalisti e i fotografi autografando le copie del suo coraggioso “figlio di carta” alla terza ristampa. Tra i prossimi impegni dell’inarrestabile attrice gli spettacoli a teatro con Valerio Massimo Manfredi e Sebastiano Somma.